Il Monte Gazza

SENTIERO MARGONE - MONTE GAZZA.

Qualche tempo fa la Pro Loco di Margone ha ripristinato l'antico sentiero - mulattiera abitualmente utilizzato dagli abitanti della frazione di Vezzano quale unica via di comunicazione fra il paese e i prati del Monte Gazza, che d'ora in poi, grazie ad un appropriato intervento di decespugliamento e la messa a dimora di alcuni cartelli segnavia, potranno essere raggiunti in alternativa all'attuale strada forestale realizzata all'inizio degli anni Sessanta e asfaltata nel 1984.
Il sentiero, che prende il via dalla piazza della chiesa di S. Maria Maddalena, costeggia le antiche vasche per la raccolta dell' acqua, attraversa la vecchia cava di sassi utilizzata per la costruzione degli edifici del paese, passa nei pressi del suggestivo anfratto denominato "Bus dei Sasini" e, dopo aver incrociato la strada forestale, prosegue attraverso un bosco di faggi e abeti.
Per un ripido passaggio si raggiunge poi una placca rocciosa dalla quale si gode uno splendido panorama sulla plaga di Margone, dove un capitello votivo dedicato a S. Antonio invita alla preghiera ed al riposo.
Lungo la mulattiera sono ancora visibili le incisioni scalfite nella roccia dalle slitte che un tempo venivano utilizzate per il trasporto a valle del lagname e della fienagione.
Attreversando l'estesa macchia di mughi denominata "Pian dei Fovi" si arriva alla sommità dei prati dove si interseca il sentiero Cai-Sat n. 602 poco oltre la Malga Gazza. Dai quasi 1600 metri d'altitudine di questa località si può ammirare un vastissimo panorama non solo della Valle dei Laghi, ma anche dell'Alto Adige del Veneto e della Lombardia.
Per portare a termine l'escursione, il rientro dalla quale può essere effettuato tramite lo stesso sentiero - mulattiera o attraverso la sottostante strada forestale, bastano tre o quattro ore complessive di tranquillo cammino.

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