Generalità
Itinerario
 

Planimetria percorso
L'itinerario inizianella piazza dedicata al cardinal Cristoforo Madruzzo a Calavino, finacheggiata da una serie di massicce case rustico-nobiliari. Ben presto si accede ad una piazza superiore, situata su un terrazzamento morenico, ombreggiata da alcuni tigli secolari e protetta dalla monumentale chiesa parrocchiale di Maria Assunta.
Superato l'edificio sacro si prosegue su asfalto fino ad un bivio: lungo un sentiero trasformatosi nel tradizionale selciatoin ciottoli si sale dolcemente inoltrandosi in una ricca vegetazione di pini. larici e faggi.
Mentre le pietre che segnano il tracciato nel bosco ombroso presentano profondi solchi di transito, si incontrano, costeggiandole, le basse mura del parco di Castel Madruzzo, raggiungibile con un piccolo sentiero che diparte da quello principale, ben presto viibile dall'alto.

Il sentiero, superata l'immagine del suggestivo maniero, devia ad una storica frana arrestatasi improvvisamente poco prima di seppellire il paese di Madruzzo.
La passeggiata prosegue sui lastroni rocciosi emergenti dalla carrareccia solcati da profonde rotaie, segno del passaggio del "broz" (carretto) che scendeva dalla montagna al paese carico di legna e di fieno.
Particolarmente suggestive sono le regolari e verdi "fratte" che si aprono all'improvviso al limitare delle macchie di bosco; qua e là si delineano blocchi rocciosi simili alle Marocche.
Il percorso, proseguendo in salita, consente un ampio panorama: il "Pedegaza" con Vezzano, Ranzo e Margone, i Laghi di Toblino e Santa Massenza, la Pianadel Sarca, la Valle di Cavedine, la Paganella, il Gaza con alle spalle le Dolomiti di Brenta, il Monte Casale, lo Stivo, il Cornetto e il Lago di Garda.
Al termine della salita e del bosco, s'incontra una verde conca di prati ove spicca il laghetto alpino di Lagolo, da dove si apre un generoso panorama sulla Valle dei Laghi, sul Gruppo del Brenta e sull'Adamello.
Da Lagolo prende avvio il ritorno, in discesa, che ricalca parte del tracciato dell'andata. Il bosco misto lascia spazio gradatamente al sottobosco, ai prati e alle colture fino a giungere in località Rom, di recente urbanizzazione, quindi al luogo di partenza, in piazza Cristoforo Madruzzo a Calavino.
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